ISOLE FAROE

DISTANZA

50KM

DIFFICOLTA’ (1-10)

6

GIORNI

3

HIGH POINT

803m

TREKKER

Pietro Ienca
Luigi Chiurchi
Matteo Bennati

Incontaminata, inesplorata, incredibile: le Isole Faroe sono una destinazione da scoprire.

Un territorio autonomo danese di 18 isole, situato nel mezzo dell’Oceano Atlantico settentrionale. Le Isole Faroe, con i loro 50.000 abitanti, sono uno straordinario paradiso naturalistico che rivela paesaggi mozzafiato e pittoreschi villaggi di pescatori, abitati da innumerevoli specie di uccelli e greggi di pecore.

Un viaggio alle Isole Faroe è un viaggio nel tempo, tornando alla natura selvaggia, alla scoperta delle tradizioni e delle origini della Danimarca.

Grazie a Slow Food Faroyar, abbiamo avuto la possibilità di provare la cucina locale. Grazie all’ospitalità locale abbiamo potuto assaggiare ogni tipo di piatto tipico.

Il territorio che abbiamo avuto l’onore di esplorare è un concentrato di vibrazioni primordiali. La neve, l’acqua, la fauna, il vento sferzante, i crinali montuosi, le coste rocciose che si tuffano in mare. Tutto questo si traduce in un quadro terrestre.

In pochi giorni siamo riusciti ad emozionarci in innumerevoli situazioni.
Siamo andati in cerca di uccelli locali, insieme ad un esperto del posto; siamo rimasti sorpresi da una tempesta di neve durante un lungo trekking giornaliero; abbiamo cercato di testimoniare la presenza di paesaggi che nella loro perfezione paiono finti.

Ciò che colpisce è la varietà di panorami che si possono trovare sulle varie isole dell’arcipelago. La potenza degli elementi si unisce dando luogo a scenari spettacolari, davanti ai quali ci si sente degli spettatori privilegiati.

Una delle parti più entusiasmanti del viaggio l’abbiamo vissuta a Suduroy.

E’ l’isola più meridionale delle Far Oer. Vista dall’alto impressiona. Avendola visitata in un periodo lontano dalla stagione turistica, spesso abbiamo potuto godere dei silenzi e della solitudine mistica di questo posto.

Il verde smeraldo dei prati fa spesso da sfondo alle greggi di pecore che abitano il paese. Si stima che nell’arcipelago vivano circa 80mila ovini, un numero maggiore degli abitanti totali (circa 50mila).

Una delle esperienze più adrenaliniche è stata percorrere i sentieri lungo la costa, attraversando alcuni ponti sospesi sul vuoto in un contesto da set cinematografico.

Di seguito ecco una infografica del nostro tragitto compiuto qui.

Il trekking più memorabile che abbiamo compiuto invece è stato quello che da Saksun ci ha condotti a Tjornuvik.

In tre ore di cammino, siamo stati guidati da Johannush, un abitante di Vagar. Dapprima il cammino si eleva fino a una quota tra i 500 e i 600 metri. In seguito il sentiero è sceso, tra torrenti e rocce erose dagli eventi atmosferici, fino a un villaggio sviluppatosi lungo una spiaggia.

Lo scenario è veramente incredibile, perchè le case sono state costruite alla base di un avvallamento che si affaccia direttamente sul mare. Qui con il drone abbiamo realizzato alcuni dei nostri scatti preferiti di sempre.

L’immagine di copertina di questa route per esempio riprende dal cielo le case di Tjorvunik. Le onde sembrano insinuarsi in un enorme teatro modellato dalla natura. Lo strato di neve che scende dai fianchi dell’insenatura gli conferisce ulteriore fascino.