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ARCHITETTURA SOSTENIBILE PER TUTTI

Questo articolo sarà una guida all’architettura sostenibile del futuro, quella che nascerà dalle ceneri della sostenibilità attuale – che sicuramente non se la passa poi così bene.

Pensaci.

Viviamo in un momento in cui la sostenibilità e la tutela dell’ambiente sono il tema più discusso a livello politico, imprenditoriale e umanitario.

Eppure il tema della sostenibilità è ancora molto lontano dall’essere messo in pratica da tutti. Ogni soluzione tecnologia che si può attuare per contrastare il cambiamento climatico, viene vista come qualcosa di estremamente impraticabile per via dei costi eccessivi.

Ma è davvero così?

Ogni nuova soluzione eco-compatibile è notoriamente più costosa di quelle attualmente in commercio. I costi di produzione del cemento ad esempio, sono più bassi dei costi di produzione di materiale edile in legno.

Eppure, le ricerche sulle tecnologie sostenibili proseguono da decenni e già oggi in commercio possiamo trovare svariate soluzioni tecnologiche alla portata di tutti.

Ed è proprio questo il futuro della sostenibilità.

Una sostenibilità per tutti

Ricordo ancora quando ci fu una prima presa di coscienza da parte dei cittadini sull’importanza della sostenibilità ambientale ed energetica. Si decise di sostituire tutte le lampadine ad incandescenza con quelle a risparmio energetico. All’epoca sembrava un grande gesto rivoluzionario, che avrebbe cambiato il corso delle nostre vite e risolto il problema del surriscaldamento globale.

Oggi invece sappiamo molto bene che un gesto così piccolo, anche se praticato in larga scala, ha avuto un impatto veramente irrisorio sul cambiamento climatico.

Da allora il dibattito sulla sostenibilità è stato affrontato e respinto da diversi esponenti politici. Basti solo pensare agli “sforzi” dettati dagli accordi di Parigi e la recente uscita da tali accordi da parte degli Stati Uniti. E poi ancora i movimenti studenteschi per richiedere azioni istantanee, denigrate dalle grandi aziende di carbone e petrolio.

Eppure il cambiamento climatico è una realtà evidente, comprovata scientificamente a cui tutti noi toccherà pagarne le conseguenze.

Ecco quindi che noi cittadini siamo tirati in causa. Non c’è più tempo per aspettare che i governi abbandonino soluzioni nocive per proseguire la strada del green.

Sta a noi cambiare

E questo cambiamento va fatto ora.

Sì, lo so cosa starai pensando: ma come faccio io a fare un cambiamento così grande?

Ebbene, ti dico subito che esistono già delle soluzioni sostenibili in grado di apportare già oggi grandi cambiamenti. Soluzioni tecnologiche alla portata di tutti. Investimenti di oggi che miglioreranno il nostro futuro domani – e non parlo solo di quello dei nostri figli.

E soprattutto, oggi è disponibile il Superbonus 110%! Sarebbe davvero un peccato non approfittarne.

Le soluzioni che ti propongo in questo articolo, non sono solo volte ad abbattere i costi delle tue bollette.

Infatti al suo interno scoprirai:

-perché il riuso degli edifici è fondamentale

-perché la scelta dei materiali non va presa troppo alla leggera

– perché l’economia circolare sarà il futuro dei materiali tradizionali

-perché gli impianti domestici di energia solare non servono a niente (da soli).

Sei pronto?

Si comincia!

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Il riuso come motore del cambiamento

Oggi in Italia, uno dei più grossi problemi architettonici a livello territoriale è l’occupazione sconsiderata di terreno. Si sottrae area verde per costruire il solito palazzo di dubbio gusto, creando di fatto un danno irreversibile.

Ma come Alessandro, tu che sei architetto trovi l’edificazione un problema?

Ebbene sì, essere architetto non significa necessariamente promuovere l’occupazione di suolo incontrastata.

Sicuramente la costante crescita demografica non aiuta a ridurre il consumo di suolo, ma si può ovviare al problema iniziando a dare valore agli immobili già costruiti.

Che siano essi antiche cascine in aperta campagna o condomini fatiscenti risalenti agli anni 60, il riuso diventa un ottimo strumento per ridurre sensibilmente il consumo di suolo e scoraggiare nuove edificazioni.

Costruire nuovi edifici su terreni non edificati o ancora peggio, demolire edifici in buona salute per ricrearne di nuovi del tutto identici, è un enorme spreco di energie e risorse. Ti basti solo pensare che la rimozione di terreno per le fondazioni o macerie dovute alle demolizioni, incidono sui costi dell’opera in maniera davvero significativa – per non parlare dello smaltimento dei materiali!

Inoltre, credo nessuno necessiti di nuovi edifici del tutto privi di ogni ragione sostenibile, costruiti al minor prezzo possibile e soprattutto senza alcun controllo sull’impronta ecologica che ne comporta.

Ciò che invece si può fare, è investire tempo e denaro nel recupero degli edifici.

Non solo riutilizzare edifici datati può limitare il dispendio di risorse naturali, ma può anche essere più economico di un edificio di nuova costruzione!

Ad esempio, una cascina può essere rigenerata – sfruttando il Superbonus 110% – apportando le modifiche necessarie ad ogni esigenza per trasformarla in svariati modi, riducendo i costi d’opera in modo considerevole.

Il solo riuso degli edifici, però, è solo una piccola parte della lotta a favore della sostenibilità ambientale. Un progetto di riuso può essere controproducente se effettuato unicamente con materiali inquinanti, di origine sintetica e non riciclabili.

Il riuso va dunque accompagnato da una precisa scelta di materiali ecosostenibili, di origine naturale o riciclati, che possano dunque ridurre l’impronta ecologica dell’intervento architettonico.

L’importanza dei materiali

In edilizia, quando si parla di materiali, si pensa prevalentemente al calcestruzzo armato, all’acciaio oppure ai mattoni.

Eppure questi materiali – che sicuramente hanno fatto la storia della nostra civiltà – sono oggi una delle cause maggiori dell’inquinamento nel settore edilizio.

Devi sapere che generano consumi energetici veramente alti se si considera il reale ciclo di vita di un edificio. Per questo motivo è fondamentale iniziare a considerare l’esistenza di altri tipi di materiali che, a fronte del reale periodo di attività di un edificio, possano avere un impatto ambientale minore con costi produttivi più bassi, prestazioni energetiche più alte e soprattutto che possano garantire il riciclaggio del materiale alla fine del suo ciclo di vita.

Questi materiali, potrà sembrarti incredibile, esistono già!

Ad esempio, negli ultimi anni il legno sta diventando un valido sostituto del calcestruzzo armato, diventando a livello strutturale una alternativa ecologica, rinnovabile e sicuramente meno inquinante.

Il legno può anche essere reimpiegato alla fine del ciclo vitale dell’edificio, sempre mantenendo la funzione strutturale. Qualora non possa più assolvere a questo compito, può essere riciclato e trasformato in fibra di legno, un materiale isolante molto efficace e al 100% naturale!

Ma ovviamente esistono anche altri materiali ecosostenibili come la fibra di canapa, la corteccia di sughero, i fiocchi di cellulosa, oppure materiali di origine sintetica prodotti da plastiche riciclate.

Ogni materiale riciclabile comporta con se dei benefici che vanno oltre le semplici prestazioni energetiche. Puntare sui materiali riciclabili, riciclati o di origine naturale, favorisce un’economia circolare.

L’economia del futuro è circolare

I sistemi di produzione di materiali edilizi sono di tipo lineare, ossia sono pensati per estrarre le materie prime, produrre, vendere, impiegare ed infine smaltire i materiali realizzati. È un modus operandi che comporta scarsità di materie prime, emissioni, ingenti quantità di rifiuti e il conseguente inquinamento ambientale.

L’economia circolare invece consente di mantenere i prodotti e i materiali all’interno di un ciclo di vita più duraturo grazie al loro reimpiego, sia come prodotto finale, sia come prodotto riciclato. Ciò implica un minor consumo di materie prime, il valore del prodotto si conserva più a lungo e soprattutto si generano meno rifiuti.

Questo tipo di sfruttamento delle risorse non solo è attuabile già da ora coi materiali edili di origine naturale, ma comporta enormi benefici a tutto l’ecosistema – e all’economia del paese.

Serve solo un cambiamento di mentalità da parte di tutti i soggetti coinvolti.

L’energia è gratuita, approfittane!

Infine parliamo di impianti ad energia rinnovabile. Quando si parla di energia rinnovabile, si intende tutta quella energia prodotta in modo da non usare risorse deteriorabili come il carbone, il metano o il petrolio, ma bensì sfruttare tutte quelle risorse energetiche di cui possiamo godere ogni giorno, inesauribili e soprattutto gratuite.

Sto parlando dell’energia solare, dell’energia eolica e anche di alcuni piccoli stratagemmi fisici per sfruttare la temperatura costante del terreno.

Inizio subito sfatando un mito: un impianto ad energia rinnovabile non costa più come 10 anni fa. Quantomeno se si considera il suo intero ciclo di vita. Infatti, sebbene la spesa di un impianto nuovo possa sembrare ancora alta, i benefici nel lungo termine sono immensi. Le spese di acquisto si ammortizzano negli anni, certo, ma in quel periodo non dovrete pagare le bollette della luce e del gas e soprattutto non inquinerete tanto quanto ora.

Però, mi tocca sfatare un secondo mito:

il solo impianto fotovoltaico non assolve a tutto il fabbisogno energetico di una casa.

Per azzerare i consumi derivati da produttori di energia esterni, è necessario perseguire due strade:

  • se si interviene su un edificio esistente, la soluzione migliore è quella di intervenire con un impianto fotovoltaico accompagnata da una pompa di calore – che andrà a sostituire la tua caldaia a metano – e ad un intervento a cappotto sull’edificio per ridurre la dispersione di energia. Questo tipo di intervento è praticamente gratuito sfruttando il Superbonus 110%;
  • Se si realizzano nuovi edifici, oppure si restaurano edifici vecchi ma che hanno a disposizione del terreno libero, si può inserire delle palificazioni geotermiche in coppia alla pompa di calore e impianto fotovoltaico.

Si lo so cosa starai pensando: “Ma io non ci capisco nulla di tutta questa roba!

Per questo motivo ti voglio dire che per fare questi lavori, non devi conoscere ogni aspetto tecnico dell’intervento. Ci sono moltissimi giovani esperti, di talento, in Italia!

Affidati a loro.

Riponi fiducia nei giovani architetti. E ricorda, il fatto che siano giovani sarà solo un vantaggio, perché significa che sono più esperti in materia di sostenibilità ambientale.

Ciò che investi ora, può salvare molte vite domani

Infine voglio lasciarti con una piccola riflessione.

È vero che pensare di rivoluzionare il mondo tramite interventi architettonici suona molto utopistico. Infatti questo è un cambiamento che può avvenire – ed avverrà – nel corso del tempo.

Nessuno pretende che oggi tu investa migliaia di euro per rendere la tua casa sostenibile, seppur in questo particolare momento ci siano delle forti agevolazioni fiscali che dovresti assolutamente sfruttare.

Però lascia che ti dica una cosa.

Se ritieni questi investimenti troppi dispendiosi, sappi che il non agire oggi farà pagare un conto molto più salato alle generazioni future – e sicuramente anche alla nostra.

Gli effetti del cambiamento globale non aspettano i nostri comodi. Ogni anno le calamità naturali si fanno sempre più intense, le acque degli oceani si innalzano e si riscaldo. E intanto noi continuiamo ad ignorare questi segnali, consumando materie prime, causando un danno irreversibile.

Non pensare che le responsabilità siano solo delle grandi industrie. Le grandi industrie producono ciò che noi domandiamo con più forza: prodotti utili al minor costo possibile.

Sta a noi quindi sforzarci per cambiare le cose.

Appena capiterà l’occasione, chiedi di effettuare lavori ecosostenibili. Quando dovrai abbattere e ricostruire alcuni muri in casa tua, chiedi che vengano utilizzati materiali riciclabili.

Se devi realizzare un isolamento a cappotto, chiedi che vengano utilizzati materiali di origine naturale anziché poliesteri inquinanti e non riciclabili.

Se vuoi restaurare un bellissimo agriturismo di campagna, scegli materiali che favoriscono una economia circolare.

Installa impianti che possano rendere l’immobile un edificio passivo.

Certo, magari tutto ciò potrà costarti qualche euro in più rispetto alle soluzioni più diffuse ed inquinanti, ma ciò che paghiamo oggi potrà salvarci la vita domani.

Alessandro Citterio